Degustazioni e Storie di Vino
Il vino è presente sugli altari e le tavole dell’umanità da millenni.
Il vino è presente sugli altari e le tavole dell’umanità da millenni.
Dante durante il suo girovagare per la penisola giunse un giorno alla corte di Napoli vestito con neglicenza, come “soleano li poeti fare”. La sua fama era grande e lo precedeva, ed il re lo fece chiamare e lo volle ospite a pranzo al suo banchetto. Ma giunto a corte a causa del suo abbigliamento, fu messo in coda di tavola. Lontano dal re, dai nobili, dagli ospiti importanti e dagli esperti degustatori vino. Il Poeta non protestò, non disse niente, dato che aveva fame mangiò lo stesso. Ma appena terminato il pasto lasciò il banchetto e la città prima che la festa finisse. Il re, colpito da quel comportamento. Confuso e dispiaciuto per aver trattato male il grande poeta , gli fece recapitare un messaggio e l’invitò nuovamente a corte. Stavolta Dante si presentò a pranzo riccamente vestito, per cui il re lo fece mettere in capo della prima mensa tra nobili, cavalieri ed esperti degustatori vino.
Il servizio era appena iniziato quando il poeta tra lo stupore generale e senza dare spiegazioni cominciò a roversciare cibi e vini sui suoi abiti. Questo comportamento suscitò sorpresa e sgomento tra tutti i commensali che non ne capivano i motivi. Continuò a versarsi cibo e bevande sui vestiti fino a che il re , stupefatto e incredulo, gli chiese spiegazioni volendo conoscere i motivi del suo atteggiamento. Il sommo Poeta rispose: “Santa corona, io cognosco che quel grande onore ch’è ora fatto, avete fatto a’ panni e pertanto io ho voluto che i panni godano le vivande aparecchiate. E che sia vero, vi dico io non ho ora men di senno che allora quando prima ci fui, che in coda di taula fui asettato, e questo fue perch’io ero malvestito. Et ora con quel senno avea son ritornato ben vestito e m’avete fatto stare in capo di taula.”
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Il termine ‘convivio’ deriva dal latino convivium e può essere tradotto come banchetto, simposio. L’opera è quindi un convivio o mensa alla quale sono offerte ai partecipanti (ovvero a coloro che hanno desiderio di sapere e conoscere) quattordici vivande (ovvero le canzoni) accompagnata dal pane ovvero il commentoil quale ne faciliterà l’assimilazione.
Pertanto Dante afferma nel primo trattato:
“La vivanda di questo convivio sarà di quattordici maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d’amor come di vertù materiate, le quali sanza lo presente pane aveano d’alcuna oscuritade ombra, sì che a molti loro bellezza più che loro bontade era in grado.”
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Scegliere il miglior vino è un elemento essenziale per la riuscita di un buon pasto, il giusto connubio di cibo e vino pùò portare ad un livello superiore la nostra esperienza enogastronomica.
Prima di scegliere il miglior vino per la tua occasione ricorda che la degustazione di un vino si svogle in tre fasi e coinvolge tre sensi. Osserva il vino con la vista. Annusa il suo profumo con l’olfatto, cercando di cogliere le fragranze più nascoste. Assaporalo con il palato, aprendo la via del gusto a tutti gli aromi presenti nel tuo bicchiere. Vista olfatto e gusto sono gli strumenti per valutare il tuo vino.
Per scegliere il miglior vino preferite bottiglie in cui sia ben visibile il nome del produttore e in cui sia indicato che il vino è stato prodotto e imbottigliato nelle tenute o nelle proprietà del produttore. Questo normalmente garantisce che il processo produttivo è stato seguito in tutte le sue fasi: Si evita così di solito di trovarsi di fronte ad un prodotto frutto di un “blend” di diversi vitigni.
Altra ottima indicazione di un buon prodotto possono essere i premi vinti, riconoscimenti ottenuti e le donominazioni DOC e DOG
In linea generale un buon vino ha generalmente un colore brillante e intenso. Per i vini rossi, più il colore tende al rosso aranciato, più vecchia sarà l’annata, tendere al viola sarà il segno di una giovane annata. Per i bianchi, più vecchio è il vino, più dorato assumerà.
Questo in generale, ma ovviamente ci sono importanti eccezioni a seconda del vitigno utilizzato.
Versa del vino in un bicchiere e inspira. Se il vino è “aperto” allora si distinguono i profumi che sprigiona (floreali, minerali, vegetali, speziati, fruttati…); se invece è “chiuso” e non si sente alcun odore, bisognerà lasciarlo riposare e aerare prima di gustarlo.
Ricorda sempre che la temperatura influisce in maniera importante, è quindi buona cosa servire il vino alla temperatura indicata dal produttore.
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