Il Convivio di Dante
Il termine ‘convivio’ deriva dal latino convivium e può essere tradotto come banchetto, simposio. L’opera è quindi un convivio o mensa alla quale sono offerte ai partecipanti (ovvero a coloro che hanno desiderio di sapere e conoscere) quattordici vivande (ovvero le canzoni) accompagnata dal pane ovvero il commentoil quale ne faciliterà l’assimilazione.
Pertanto Dante afferma nel primo trattato:
“La vivanda di questo convivio sarà di quattordici maniere ordinata, cioè quattordici canzoni sì d’amor come di vertù materiate, le quali sanza lo presente pane aveano d’alcuna oscuritade ombra, sì che a molti loro bellezza più che loro bontade era in grado.”
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